Animazione
QUADRO DI MARMO ANNI 30
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Fusibili di porcellana; (gli interruttori BTicino sono stati aggiunti negli anni 50) Villa dott. Romano Taormina.
Quadro marmo anni 40
Retro quadro anni 40
Donazione al “museo la luce” dell’Architetto Anna Maria Petrone di Padova
Strumenti di misura CGS MONZA, primi del 900
Tassello di piombo, prima si usava fare un piccolo foro con il trapano dove si metteva una canna tagliata o un legnetto, da come si vede nei buchi del marmo
Il mio trapanino degli anni 50/60
QUADRO DI BACHELITE ANNI 50
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Provenienza dall’istituto delle Figlie del Divino Zelo; Giardini-Naxos.
QUADRO IN BACHELITE
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Curiosità: il proprietario identifica spine al posto di prese.
QUADRETTO CON BASE IN LEGNO
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Provenienza Chiesa Raccomandata Giardini-Naxos; impianto rifatto dopo quello a cordoncino, poi a piattina anni 50.
QUADRO CON BASE IN LEGNO
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Fusibili ad innesto e vari relè.
Una mia realizzazione di impianto elettrico fine anni 60, Bticino
VOLTOMETRI E AMPEROMETRI
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Su pannello in bachelite prelevati da cabina elettrica anni 30.
Piccolo voltometro portatile in acciaio anni 50
Retro voltometro
Voltometro proveniente dagli Stati Uniti anni 50 – Weston Elettrical Instrument Corp. Model 1 n. 61925 NEWARK. J.U.S.A.
MIX DI VARIO GENERE
DETTAGLIO MIX
La prima serie in bachelite dei fratelli Bassani BTicino anni 1945
Link al sito ufficiale BTicino (google: storia bticino anni 50)
INTERRUTTORI ESTERNI IN PORCELLANA PRIMA DEL 900
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Curiosità:
Mi sento onorato di aver smontato dal palazzo Durante in Trappitello Taormina questi interruttori appartenuti al famoso siciliano prof. Francesco Durante.
Foto Artistica di un Artigiano
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A destra vari interruttori a coltelli; al centro isolatori a corna vetro e porcellana, fusibili.
PANNELLO N.2
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Dedicato a Zeus Rapizzi (Antica casa di materiale elettrico civile). Al centro il quadro di marmo prelevato dalla chiesa dei Cappuccini Villagonia Taormina. Da notare in basso a sinistra il primo magnetotermico d’Italia, come precisa Tuttonormel del luglio 1996…
DETTAGLIO DEL PANNELLO N.2
PANNELLO N.3
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Vari interruttori esterni Bticino a fusibili e magnetotermico; Da notare al centro l’interruttore sotto vetro era per sezionare la linea del motore ascensore.
PANNELLO N.4
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Vari tipi di interruttori, spine, prese, portalampade, tubi per impianto incassato Bergman e di pastica, vari tipi di filo, resistenze e reattore 20 w 160 v.
DETTAGLIO PANNELLO N.4 reattore per tubi floroscenti a tre fili anni 40 a 160 v. dal S. Domenico Taormina
PANNELLO N.5 VARI BTICINO
Vari tipi di interruttori magnetotermici Bticino; da notare al centro i primi salvavita di questa serie civile.
Presa e spina Magic 10 16 A sicura bTicino anni 6o
Presa e spina trifase Magic
PANNELLO N.6
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Vari tipi di voltometri e amperometri; da notare in basso a sinistra il mio primo voltometro.
PANNELLO N.7
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Serie porcellana; vari interruttori, prese, isolatori, valvole e morsettiere, e la caratteristica valvola a tabbacchiera.
DETTAGLIO DEL PANNELLO N.7
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A destra: interruttore rotatorio con base in porcellana e coperchio metallico provenienza Stati Uniti; a sinistra: placca rettangolare in ottone con interruttori a levetta ed al centro pulsante per chiamata servizio provenienti dalla Gran Bretagna.
PANNELLO N.8 I primi impianti incassati, con interruttori e prese e frontalino in vetro su cui e scritto il nome della ditta installatrice, e vari portalampade
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Curiosità: da notare i due interruttori in legno detti a peretta si usavano generalmente al centro sulla testata del letto. Alcuni di questi interruttori di vetro provengono dalla villa Paradiso di Taormina dove lavorò zio Peppino e papà.
PANNELLO N.9 Campanelli di legno dei primi del 900, fino al din don della Bticino
N.b. I campanelli di legno sono stati prelevati: dal palazzo Prof. Durante e dalla villa Mon Répos, dove c’èra il Kursal casinò di Taormina.
PANNELLO N.10
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Vari citofoni; da sinistra in alto Farfisa, Safanat, Elvox, Comelit, Lt, Lt, Lt, Bticino; da sinistra in basso Italtel-Siemens, Siemens, Urmet, Urmet, Bpt, Bpt, Bpt.
Schema anni 60, citofono Siemens – 1/2
2/2
DETTAGLIO PANNELLO N.10
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Citofono Urmet, tra i primi modelli in italia.
Il primo videocitofono Siemens – anni 70
PANNELLO N.11
Al centro centralino Breter, vari magnetotermici e differenziali elettrocondutture.
PANNELLO N.12
Vari alimentatori e p.e.: BPT, SIEMENS, ITALTEL, B TICINO, SEIKO.
PANNELLO N.13
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Il famoso interruttore 642 della Bticino e stato largamente usato da centralino di appartamento a interruttore del scaldabagno.
PANNELLO N.14
Schema dei giochi a pulsante 1959, e lettera 1970 del tecnico della trasmissione “RISCHIATUTTO” di Mike Buongiorno e ricostruzione dei quadri a riferimento schema.
Foto Artistica di un Artigiano
CENTRALINO PER APPARTAMENTO
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Interruttori a fusibili e campanello.
Curiosità: proveniente da casa privata, dopo divenne albergo Sabbie D’oro Giardini Naxos.
INTERRUTTORE ELEGANTE
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Curiosità: placche che si usavano negli appartamenti di lusso sulla serie Piuma Bticino; a dire il vero con tutto quel metallo non erano affatto sicure; ma alcune volte l’eleganza supera la sicurezza.
CENTRALINO ARTIGIANALE IN LEGNO
Al posto del centralino usavo incassato al muro questo tipo, che a dire il vero negli anni 60-70 era sempre meglio di chi ne faceva a meno. I magnetotermici sono della ditta STOTZ Elettrocondutture.
VIMAR: Anni 40/60
Spine porcellana: VIMAR
Dettaglio spina
A Sinistra: borsetta omaggio agli elettricisti anni 70 BTICINO.
A Destra: chiodini per piattina
QUADRO CHIAMATE
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Ditta LT; quadretto per chiamate di emergenza dai bagni o camere di alberghi.
LAMPADA DI EMERGENZA
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Tra le prime lampade di emergenza della Legrand.
DIFFERENZIALI MAGNETOTERMICI AVE
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Quadripolari e bipolari.
Curiosità: nel differenziale bipolare, togliendo il piombo e girando la vite in posizione diversa, si poteva diminuire la sensibilità da 0,03 a 0,3.
QUADRO CHIAMATE
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Quadretto di chiamate per camere, costruito artigianalmente nei primi del 900 la cui provenienza deriva dalla Pensione San Pietro Taormina, oggi grande albergo.
Curiosità: a destra in alto troviamo un piccolo quadretto della Zeus, sicuramente per estendere il numero di camere; in basso a destra la levetta di deviazione serviva sicuramente a smistare le chiamate campanello nella camera dove dormiva il portiere di notte.
QUADRO CHIAMATE CON FRONTALINO IN VETRO
PARTICOLARE DEL QUADRO A 5 NUMERI
STRUMENTO PER CONTROLLO SFASAMENTO DI CORRENTE ATTIVA E REATTIVA
STRUMENTO MEGAWATTMETRO
MEGAWATTOMETRO, VOLTOMETRI E AMPEROMETRI: donati al Museo della Tecnica Elettrica Università di Pavia
1/3
2/3
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RELE’
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In alto al centro relè temporizzato elettropneumatico; in basso da sinistra relè di minima e massima corrente.
Bolletta società elettrica della Sicilia – 1935
CONTATORE PER USO FAMIGLIARE
Della società generale elettrica sicilia a 150 v. anni 40.
Contatore trifase a sistema di energia reattiva; Anni 50
Contatore trifase per carico equilibrato e squilibrato
Il contatore reattivo misura la potenza reattiva nel tempo e quindi energia reattiva (kvarh), che è nella corrente assorbita da certi tipi di utilizzatori (motori elettrici, trasformatori, lampade fluorescenti) che serve a generare campi magnetici ed elettrici di cui queste macchine hanno bisogno per il loro funzionamento; anni 60.
Contatore trifase a sistemi
Contatore 220 v. anni 2000
Contatore usato prima dell’ultima generazione dell’attuale elettronico.
Curiosità: su questo contatore l’Enel aveva creato un sistema differenziale.
Contatore uso civile
A sinistra contatore 150 v. anni 50; a destra tipico contatore trasparente 220 v. anni 70.
Senza l’ausilio dell’elettricità
A sinistra lanterna di carrozza; al centro lucerna romana ad olio; lume a petrolio dell’800 tubo inglese con base lavorata a tornio da artigiano di Castiglione di Sicilia; a destra classica lanterna poi all’estremità destra troviamo una citilena utilizzata per illuminare i cuniculi nelle miniere (essa in foto proviene dalla miniera di Carbonia in Sardegna).
Acetilene: liquido infiammabile o carburo di calcio, che sostituisce, all’inizio del 900, la precedente lanterna che era a olio, detta lumera.
Lampadario dell’800
Provenienza dalla chiesa Raccomandata di Giardini Naxos.
Cusiosità: questo lampadario prima funziovana a candele, poi in seguito venne trasformato in elettricità.
DETTAGLIO – Nome della ditta costruttrice
Lampadario del 900 in vetro di murano
Lampada Philips 150 v -> [vedi sezione dedicata]
Lampada OSRAM a 160 v. con piatto smaltato anni 40
Prelevata dalla chiesa S. Vincenzo Taormina, quando fu cambiata la tenzione da 160 a 220 v.
Plafoniera per esterno anni 40
Usata per l’illuminazione stradale per piccoli centri urbani.
Aplique anni 50
Corpo in ceramica e tazzina in vetro.
Saliscendi anni 40
Saliscendi con contropeso in ceramica riempito di sabbia affinchè creasse l’equilibrio con il piatto di vetro; il cordoncino di rame è foderato in stoffa.
Lampada OSRAM golia 160 v. 1000 w
Usata dai fratelli Brunetto nel 1920 sopra il palco musicale nella piazza del mio paese durante le feste e i concerti.
Lampada per riflettore
Da 5000 w usata nel Teatro Antico di Taormina.
Lampada per studio radiologico anni 50
Lampada Golia 2000 w
Usata su riflettore Monza e Bianchi di Milano.
Lampade per riflettori
Bispina da 2000 w ed Edison sa 250 w specchiata.
Donazione al Museo la luce di Nino Vadalà da parte del “Museo della radio RAI” di Torino – [1 / 3]
[2 / 3]
[3 / 3]
Lampada con palo
L’illuminazione nelle vie dei paesi di una volta.
Confezione lampade anni 60
Lanterne di arredamento
Lanterne stile veneziano costruite da stagnino taorminese, usate nei locali caratteristici adattando una lampadina.
Lanterne in ferro battuto
Dopo la fine del mestiere dei carratori (costruttore di carretti), i maestri del mio paese si dedicarono all’artigianato del ferro battuto.
Ferro da stiro della nonna
Amplificatore anni 50
Il primo amplificatore installato nella chiesa Raccomandata di Giardini da padre Giammaria.
Ventilatore Marelli anni 60
Il mio registratore anni 60
L’elettrauto
Banco prova adoperato dal sig. Ferrara, il primo elettrauto di Giardini Taormina anni ’50.
L’elettrauto dettaglio
Serviva alla verifica: Motorini avviamento, dinamo, spinterogeno, ricarica magneti, regolatori di minimo. I fili servivano da collegamento allo spinterogeno da provare, per controllare l’efficienza dello stesso, che fosse uguale per tutte le camme di fase da verificare.
Controllo contatori trifase anni 60
Apparecchio per il controllo dell’esatta registrazione dei consumi (+ o – errore %) dei contatori elettrici: trifase per energia attiva, e per energia reattiva e gruppi di misura ad inserzione semidiretta (BT) e indiretta (MT).
Controllo contatori monofase anni 60
Apparecchio per il controllo dell’esatta registrazione dei consumi (+ o – errore %) dei contatori elettrici monofasi.
Strumento per vari misurazioni di terra anni 60
Apparecchiatura elettrica che abbinata ad un trasformatore di isolamento serve ad inviare nel terreno delle correnti per effettuare delle misure di passo e di contatto Vp e Vc nelle cabine elettriche.
Interruttore VOR
Interruttore Volume Olio Ridotto, usato in cabina, secondario sezionamento e a protezione trasformatore.
DETTAGLIO VOR
VATTOMETRO
MEGAOHM
PROVAFIOR
1/7
2/7
3/7
4/7
5/7
6/7
7/7
Riflettore 250w anni 70
Per creare effetti colorati in movimento
Riflettore Monza e Bianchi da 1000 w. anni 70
Serviva a creare vari effetti scomposti in base a cosa si inseriva tra la lente e la lampada.
Occhio di bue da 1000 w. della Coemar anni 80
Riflettore 250 w. anni 70
Serviva a creare effetti di luce prismatici.
Riflettore 150 w. della Monza e Bianchi chiamato musetta anni 70
Cine proiettore Solex 5000 w. anni 40
Riflettore donato dal principe Alliata Francesco, della Panaria Film 1946-1949 (casa produttrice cinematografica siciliana); usato nel film “Vulcano” del 1949 con Anna Magnani e Rossano Brazzi.
Foto scattata dietro le quinte del film Vulcano
Foto che ritrae Anna Magnani con la serie del riflettore precedentemente descritto.
Istruzioni per l’illuminazione del Teatro Antico di Taormina
Guida per manovrare l’illuminazione del Teatro Antico di Taormina anni 60.
Riflettore della CGE da 1000 w La lampada specchiata è stata applicata all’inverso per metterla in risalto
Serviva ad illuminare le rocce dell’ingresso del Teatro Antico di Taormina.
Targhetta riflettore CGE
Simbolo ditta CGE
Padellone 500 w
Costruzione artigianale anni 50 in lamiera zingata; serviva per l’illuminazione dei passaggi e pareti del Teatro Antico di Taormina.
Padellone 500 w
Costruzione artigianale anni 60 in lamine in ferro; serviva per l’illuminazione dei passaggi e pareti del Teatro Antico di Taormina.
Fondatore Peter Mole-Richardson, Siciliano di Termini Imerese 1891 -> (vedi sezione dedicata)
Riflettore da 2000 w
Riflettore usato per le riprese cinematografiche della Mole-Richardson.
Dettaglio del riflettore Mole-Richardson
Dettaglio simbolo ditta
Riflettore 1000 w
Riflettore usato per spettacoli teatrale.
Riflettore 2000 w
Costruito dalla ditta Monza e Bianchi di Milano, artigiani esperti in campo teatrale.
Dettaglio del riflettore Monza e Bianchi
Vetrinetta di esposizioni varie
Particolare vetrina
Telegrafo ad impulsi elettrici
Consentiva di trasmettere messaggi inviando impulsi elettrici via cavo; in Italia la prima linea telegrafica fu realizzata nel 1847 e collegava Livorno con Pisa.
Serie Metallo Anni 50/70: ILME, PALAZZOLI, BTICINO
PARTICOLARE: Interruttore a blocco meccanico ILME
Della serie Ilme quadripolare in metallo anni 60.
Curiosa presa di metallo a pavimento della FBT, con coperchio in ottone.. per niente sicura e poco pratica anni 60
Regolatore elettronico dell’azienda “OVA” anni ’70 L’azienda “BTicino” negli anni 70 propose un interruttore che sfiorandolo chiudeva il contatto, sarà stato per il costo eccessivo ma non ebbe successo.Curioso strumento per rilevare la dispersione tra la linea e il filo centrale, che rimaneva isolato fino al securitas Zois anni 60
n.b.: per maggiori dettagli fare zoom sulla foto che la si trova in alta risoluzione.
Spina e presa volante 30 A
Corpo in ceramica e rivestimento in gomma anni 50.
Reattori per tubi fluorescenti
Di marca Bezzi e Aros anni 50.
Resistenze varie
Scalda acqua, ferri da stiro, stufe e asciuca capelli.
Resistenza scaldabagno anni ’70
Orologio elettrico
Per l’illuminazione stradale.
Temporizzatori
Vari tipi a mercurio.
Vari tipi di relè
Pulsantiera di ascensore
Quadro ascensore anni 50
Motore ascensore anni 50
Stabilizzatore per televisore anni 70
Piccoli elettrodomestici
A sisnistra caratteristico scaldaletto per uso generico anni 40; a destra asciuca-capelli anni 50.
Pannello da quadro anni 70
Pinza amperometrica anni 60
Contattore elettromeccanico
Serviva a dare un senso di rotazione alle luminarie, Elios anni 70.
BATTERIA PER LA GALVANIZZAZIONE MEDICINAL EPOCA 1900-1910 -> (vedi sezione dedicata)
Centrale Idroelettrica “ALCANTARA” tra le prime d’Italia -> (vedi sezione dedicata)
Bibliografia, Cataloghi e Libri -> (vedi sezione dedicata)
Il mio tester da ragazzo
Questo è stato il mio banco prova per provare i ferri da stiro se erano in dispersione.
Attraverso la presa, che funzionava da interruttore, inserendo i due puntali tra la massa del ferro da stiro e la spina, vedevo se era in dispersione, perchè si accendeva la lampada.
Questo sistema a 160 v. era abbastanza pericoloso, quindi passai ad alimentare l’altra presa con lampada a batteria di 4,5 v.
Il regolatore con acqua e sale
A seguito dell’articolo precedentemente descritto; ricordo con meraviglia quando informandomi con il mio principale (datore di lavoro) mi chiedevo come si faceva ad abbassare la tensione, dato che curavo le luci nel teatro dei cappuccini di Villagonia di Taormina, (sistema che non influiva economicamente) Senza ricorrere all’acquisto del regolatore ad olio, egli mi disse <prendi un pò di acqua e versala sul banco di legno e poi avvicina i due puntali del banco prova>, così facendo la luce aumentò di intensità, poi aggiunse di mettere un pò di sale in una boccia di vetro, e nel fondo una piastra di rame con un’ottimo cavo isolato saldato nella piastra.
Con l’altro filo di ritorno della lampada, immergendolo con cautela si ottiene un effetto regolatore.
Curiosità: negli anni 30 alcuni elettricisti di Taormina usavano questo sistema utilizzando al posto dell’acqua, l’urina.
N.b.: questo sistema era molto pericoloso per chi stava nelle vicinanza mentre si eseguiva la regolazione.
Nell’inviare il commento si prega di specificare la provenienza!